Categorie
News Kitesurf

Coppa America 2021: ecco le nuove regole della Coppa America di Vela del 2021

Ecco in sintesi le nuove regole della prossima edizione della Coppa America di Vela del 2021:

  • Lo sponsor della selezione degli sfidanti sara’ Prada: addio alla Louis Vuitton Cup, Sostituita dalla Prada Cup.
  • Finale nel 2021 ad Auckland, pre-regate già nel 2019.
  • Dalton (New Zealand): se salta la Nuova Zealanda, andremo in Italia (in pole Cagliari).
  • Match race con monoscafi di oltre 22 metri.
  • 10-12 velisti a bordo dei monoscafi, di cui il 20% con passaporto della nazione che lancia la sfida.

29 Settembre 2017 – A seguito della vittoria di Emirates Team New Zealand nella Coppa America alle Bermuda e dopo un periodo di approfondite e amichevoli negoziazioni tra il Defender e il Challenger of Record – Circolo
della Vela Sicilia -, il Protocollo della 36^ America’s Cup è stato reso pubblico nella sede del Royal New Zealand Yacht Squadron.

Questo Protocollo intende riportare l’ America’s Cup ai valori originali del Deed of Gift (“challenge perpetuo per una competizione amichevole tra nazioni”) e ha inoltre lo scopo di porre l’America’s Cup all’avanguardia della tecnologia, di ispirare tutti gli appassionati di sport e di essere un elemento di coesione per la comunità velica a livello mondiale.

Grant Dalton – CEO di Emirates Team New Zealand – ha illustrato il Protocollo in diretta Facebook, evidenziando tempistiche e regolamenti con cui la prossima America’s Cup sarà disputata.

“E’ per me un grande onore presentare il nuovo Protocollo “ ha dichiarato Dalton. “Dal momento in cui abbiamo vinto la Coppa ci siamo sentiti investiti della responsabilità di pubblicare questo documento nel più breve tempo possibile per fornire i dettagli necessari affinché i potenziali team potessero porre le basi per una futura sfida”.

“Tutto sta procedendo come previsto – avremo una barca molto performante che sarà veloce e potente. Stiamo spostando in avanti i limiti della tecnica e della tecnologia; questo metterà alla prova i progettisti, i cantieri e i velisti. Esattamente ciò che la Coppa America rappresenta.”

Con il ritorno ai monoscafi, confermato all’inizio del mese, oggi è stato annunciato che l’AC75 con cui si disputerà la Coppa sarà un’imbarcazione di 75 piedi ad alte prestazioni, la cui Regola di Classe sarà pubblicata il 31 marzo 2018. Un primo schema dell’imbarcazione sarà distribuito ai potenziali sfidanti a fine novembre 2017”.

Grant Dalton ha inoltre confermato che PRADA ha acquisito il diritto esclusivo di “Naming and Presenting Sponsor” di tutti gli eventi della 36^ America’s Cup incluse la Challenger Selection Series che saranno ufficialmente denominate PRADA CUP.

Le date e il luogo del Match dell’America’s Cup e della PRADA CUP saranno annunciati entro il 31 agosto 2018. L’intenzione è di organizzare le regate a Auckland (Nuova Zelanda) nel 2021 con la PRADA CUP in gennaio / febbraio e il Match a marzo.

Una serie di regate preliminari verrà organizzata nel 2019 e 2020 con le imbarcazioni Classe AC75; queste si concluderanno con la Christmas Regatta alla quale, nel dicembre del 2020, parteciperanno tutti gli sfidanti e il Defender.
Ogni concorrente potrà costruire due barche i cui scafi devono essere laminati nel paese di origine del team. La prima barca potrà essere varata solo dopo il 31 marzo 2019 e la seconda dopo il 1 febbraio 2020.

Il Regolamento prevede che le due barche non possano navigare insieme, fatta eccezione per il Defender che, non partecipando alla PRADA CUP, potrà allenarsi con entrambi gli scafi durante le regate di selezione dei Challenger.

Particolare accento è stato posto sulle regole della nazionalità dell’equipaggio a bordo durante le regate: un minimo del 20% o tre membri dell’equipaggio dovranno essere cittadini del paese dello Yacht Club sfidante e il resto dell’equipaggio dovrà essere effettivamente presente nel paese che lancia la sfida per un minimo di 380 giorni nei due anni inclusi tra il 1 settembre 2018 al 31 agosto 2020.

Per cui, la vecchia Louis Vuitton Cup diventa Prada Cup. E, come detto, c’è l’opzione Italia. Lo ha detto il ceo di Team New Zealand, stanotte nella presentazione del Protocollo, vale a dire la Magna Charta con le nuove regole della Coppa America, facendo anche venire un po’ i brividi. “Nel caso di disastri naturali, se l’America’s Cup non si potesse tenere in Nuova Zelanda, si farà in Italia. I team devono comunque saperlo in anticipo”. E Max Sirena, lo skipper di Luna Rossa, ha detto che Luna Rossa riapre la base a Cagliari.

I valori

“E’ per me un grande onore presentare il nuovo Protocollo “ ha dichiarato Dalton. “Dal momento in cui abbiamo vinto la Coppa ci siamo sentiti investiti della responsabilità di pubblicare questo documento nel più breve tempo possibile per fornire i dettagli necessari affinché i potenziali team potessero porre le basi per una futura sfida. Tutto sta procedendo come previsto: avremo una barca molto performante che sarà veloce e potente. Stiamo spostando in avanti i limiti della tecnica e della tecnologia; questo metterà alla prova i progettisti, i cantieri e i velisti. Esattamente ciò che la Coppa America rappresenta.”

Ecco il passaggio fondamentale, dopo l’era di Oracle e Russell Coutts, la svolta. “Con questo Protocollo – ha detto Dalton – intendiamo riportare l’ America’s Cup ai valori originali del Deed of Gift (challenge perpetuo per una competizione amichevole tra nazioni) e ha inoltre lo scopo di porre l’America’s Cup all’avanguardia della tecnologia, di ispirare tutti gli appassionati di sport e di essere un elemento di coesione per la comunità velica a livello mondiale”

L’Italia s’è desta

Dunque, Luna Rossa è Challenger of record, cioè il rappresentante degli sfidanti. «Abbiamo accettato il ruolo volentieri, è un impegno che vuole dimostrare fiducia e sostegno nei confronti di Team New Zealand e nel nuovo corso della Coppa America – ha detto il patron Patrizio Bertelli -. Non avremmo mai accolto un invito del genere in precedenza, in quanto il contesto non era imparziale (l’era Oracle, ndr)”.

Coppa America 2021 - Un momento della conferenza stampa di Auckland
Coppa America 2021 – Un momento della conferenza stampa di Auckland

Bertelli ha ribadito l’aiuto dato ai kiwi per vincere la Coppa nel giugno scorso a Bermuda («con know how, mezzi e uomini»). “Dopo il nostro ritiro dalla 35a America’s Cup, fummo lieti di sostenere Team New Zealand e rinnoviamo oggi le nostre congratulazioni a Grant Dalton e al suo team per il loro fantastico risultato”. Ha quindi confermato l’amicizia tra i due team, ma ha anche rimarcato che saranno squadre indipendenti. Insomma, che si daranno battaglia in acqua. “Come nella 31a America’s Cup, quando Team New Zealand era il Defender e Luna Rossa il Challenger of Record”.

C’è poi la notizia della sponsorizzazione di Prada, che diventa “naming and presenting” sponsor, esclusivo per tutti gli eventi, e che dovrà organizzare la selezione dei team sfidanti, le regate di quella che era stata la vecchia Louis Vuitton Cup. Esce la Maison francese, entra quella italiana. E le regate si chiameranno Prada Cup. “Un ruolo certamente prestigioso quanto impegnativo”, ha detto l’ad del gruppo, Bertelli.

Gli eventi

Ci saranno eventi anche in Italia, così come in altre nazioni sfidanti, le pre-regate partono nel 2019 e proseguiranno nel 2012 (si concluderanno con la Christmas Regatta alla quale, nel dicembre del 2020, parteciperanno tutti gli sfidanti e il defender), ma l’Italia è anche il piano bis della Coppa America, dovesse mai saltare per qualche disastro, la scelta della Nuova Zelanda.

Comunque sia, le date e il luogo del match dell’America’s Cup e della Prada Cup saranno annunciati entro il 31 agosto 2018. “L’intenzione – ha detto il ceo dei kiwi, Grant Dalton – è di organizzare le regate a Auckland nel 2021 con la Prada Cup in gennaio / febbraio e la finale a marzo”.

 

 

Le barche

Dunque, confermato. La prossima Coppa America – come anticipato dalla Stampa il 10 settembre scorso – si correrà con monoscafi, lunghi 75 piedi, oltre 22 metri. La classe si chiamerà Ac75. “La Regola di Classe sarà pubblicata il 31 marzo 2018. Un primo schema dell’imbarcazione sarà distribuito ai potenziali sfidanti a fine novembre 2017” ha detto ancora Dalton. Si sta studiando due opzioni: con foil, senza foil. I kiwi hanno fatto un sondaggio, prima di scegliere: su 5 mila persone, l’82% voleva tornare al monoscafo e abbandonare i catamarani.

Ogni concorrente potrà costruire due barche i cui scafi devono essere laminati nel paese di origine del team. La prima barca potrà essere varata solo dopo il 31 marzo 2019 e la seconda dopo il 1 febbraio 2020.

Il Regolamento prevede che le due barche non possano navigare insieme, fatta eccezione per il defender che, non partecipando alla Prada Cup, potrà allenarsi con entrambi gli scafi durante le regate di selezione dei Challenger.

I velisti

A bordo ci saranno 10-12 uomini, che dovranno rispettare una stretta regola di nazionalità: un minimo del 20% o tre membri dell’equipaggio dovranno essere cittadini del paese dello Yacht Club sfidante e il resto dell’equipaggio dovrà essere effettivamente presente nel paese che lancia la sfida per un minimo di 380 giorni nei due anni inclusi tra il 1 settembre 2018 al 31 agosto 2020.

Attenzione: niente più ciclisti, come a Bermuda, si torna ai grinder.

Gli arbitri 

Il Race Management sarà completamente indipendente dagli organizzatori e sarà affidato a un Direttore di Regata. Gli Umpire e la Giuria giudicheranno le proteste relative alle regate.

Un comitato di Stazza indipendente gestirà la stazza delle imbarcazioni in accordo con la Regola di Classe AC75.

Un Arbitration Panel, le cui decisioni saranno rese pubbliche al fine di mantenere la trasparenza dell’evento, sarà incaricato della supervisione e della gestione di tutte le dispute relative al Protocollo.

I club della sfida

Steve Mair, il commodoro del Royal New Zealand Yacht Squadron: “La collaborazione tra il Royal New Zealand Yacht Squadron e il Circolo della Vela Sicilia è stata costruttiva e amichevole durante l’intero percorso. E’ un piacere lavorare con Agostino Randazzo e costruire insieme il futuro dell’America’s Cup. Il Circolo della Vela Sicilia è il Challenger of Record perfetto che rispetta la tradizione della Coppa tanto quanto noi.”

Agostino Randazzo, il presidente del Circolo della Vela Sicilia: “ Penso che le scelte concordate con il Defender siano andate nella giusta direzione e sono particolarmente soddisfatto dello spirito costruttivo con cui questo Protocollo è stato negoziato da tutte le parti implicate. Il nuovo Protocollo riflette e rispetta i principi dello sport e della Coppa e sono quindi orgoglioso che il nostro Circolo sia rappresentato da Luna Rossa anche in questa edizione dell’America’s Cup che apre un nuovo e virtuoso ciclo del più prestigioso trofeo velico.”

Chatta con noi
Hai bisogno di aiuto?
KiteGeneration
Ciao,
hai bisogno di iinformazioni su alloggi, corsi e kite camp? scrivici, saremo lieti di poterti aiutare :)